Il suolo può risultare deteriorato (dal punto di vista chimico, biologico o fisico) quando l’attuale forma di utilizzazione dello stesso determina il superamento dei valori di guardia indicati dall’Ordinanza contro il deterioramento del suolo (OSuolo) del 1° Luglio 1998. Il deterioramento del suolo rappresenta un impoverimento dal punto di vista della fertilità e potrebbe presentare un pericolo concreto per l’uomo, gli animali o le piante.
SERVIZI
Sopralluogo del sito e individuazione dei punti di prelievo dei campioni
Prelievo dei campioni di suolo per analisi chimiche da far eseguire a un laboratorio certificato
Progetto di risanamento del sito
Per saperne di più
Per suolo si intende lo strato superficiale di terra, ossia quello nel quale la vegetazione affonda le proprie radici (art. 7 cpv. 4bis LPAmb): esso rappresenta infatti il substrato per la vegetazione naturale e per le piante coltivate, funge da filtro e da tampone ed è il corpo di compensazione per il regime idrico, termico e per l’aria. Il suolo può essere suddiviso in orizzonti pedologici: lo strato superficiale del suolo, l’orizzonte A (il cui spessore può variare dai 5 ai 30 cm), contiene humus, radici e organismi viventi; lo strato sottostante, l’orizzonte B (il cui spessore arrivare a circa 1,5 m), è uno strato minerale, è meno ricco di humus ed è costituito da minerali erosi, nonché rappresenta lo strato di transizione minerale situato tra l’orizzonte A e il sottosuolo. Presi assieme, l’orizzonte A e B costituiscono il cosiddetto materiale di sterro.
Negli allegati dell’Ordinanza contro il deterioramento del suolo (OSuolo) sono riportati i valori di guardia per numerose sostanze nocive: tali limiti servono a valutare se è necessario limitare l’utilizzazione del suolo.
In base alla tipologia di utilizzazione del suolo (ad esempio superfici agricole, giardini, aree di gioco per bambini, ecc.), l’ordinanza sopracitata riporta i relativi valori indicativi, di guardia e di risanamento per numerose sostanze (elementi inorganici e composti organici), nonché le indicazioni per la valutazione dell’erosione.